Il tempo non convince, per Arianna Valloni l’esordio olimpico è complicato
Si era preparata a puntino, lavorando con convinzione e con lo spirito di sacrificio che ne contraddistingue la pur giovane carriera. In vasca con il suo tecnico, con il tecnico federale e per un po’ di settimane anche con quel mostro sacro delle lunghe distanze che è Gregorio Paltrinieri, voleva migliorare il suo record personale, superare quel 16:45:40 con il quale si presentava al via dei Giochi Olimpici e mettere alle spalle qualche atleta in più ma il cronometro le ha detto “no” e per Arianna Valloni la gara della vita si è trasformata in una grande delusione.
Ma per lei solo applausi.
“Ho sentito tanto l’emozione – racconterà la portabandiera biancazzurra a fine gara con gli occhi lucidi- speravo in un buon risultato e invece mi tengo l’esperienza, piango un pochino e torno a lavorare più carica di prima. Purtroppo -prosegue- gli allenamenti mi stavano dicendo che il tempo che speravo di fare era nelle mie corde, mi sentivo bene, purtroppo però è andata male. Adesso mi rimbocco le maniche per gli 800m che non sono la mia specialità ma nei quali spero di trovare il riscatto”.
Arianna Valloni si terrà la soddisfazione di essere una delle prime tre atlete scese in acqua per una gara olimpica nei 1500m femminili (disciplina che entra nel programma solo quest’anno) e di essersi messa alle spalle la maltese Gatt. Il suo 15:54:64 la piazza al secondo posto di batteria, 32esimo finale. Davanti a tutti, nelle batterie, ha chiuso Kathleen Ledecky detentrice del record mondiale e lanciatissima verso l’oro. Quarta l’italiana Simona Quadarella. Fuori dagli 8 posti che valgono la finale l’altra azzurra Martina Caramignoli.
Arianna potrà riscattarsi alle 19.02 (le 12.02 a San Marino) del prossimo 29 luglio quando sarà in vasca per le batterie degli 800m stile libero, perchè lo sport offre sempre un’altra chance…
Alan Gasperoni
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